Sunday, July 22, 2007

Marta e Maria

Non posso non pubblicare un post su questo brano, che tanto mi ha colpita e continua a toccarmi nella mia vita. Gesu' che mi parla di persona! "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola e' la cosa di cui c'e' bisogno. Tua sorella si e' scelta la parte migliore, che non le sara' tolta".
Credo che i miei genitori mi abbiano dato il nome Marta proprio pensando a questo brano. Tradizionalmente, Marta e Maria sono state contrapposte come rappresentazioni delle persone attive e quelle contemplative, e alcuni quindi hanno visto in questo brano un 'parteggiare' di Gesu' per la vita contemplativa rispetto a quella attiva. Penso che questa interpretazione sia completamente sbagliata. Abbiamo visto nel corso di tantissime letture precedenti, di cui ho anche parlato su questo blog, come Gesu' sia proprio il fautore dell'azione: raggiungere la presenza di Dio in noi, e quindi il Regno di Dio, attraverso la pratica (dei comandamenti, dell'amore).
Infatti, non si puo' non vedere l'affetto di Gesu' verso Marta, nella sua risposta. E non si puo' dimenticare che Marta e Maria compaiono anche in altri brani del Vangelo; Marta e' la prima a riconoscere Gesu' come Figlio di Dio, in un incontro quasi segreto con Gesu' (Gv 11, 27). Marta e Maria sono entrambe donne spirituali. Marta, pero', e' piu' presa dall'azione. E questo porta spesso a distrarla. Non ricorda che non ci sono molte cose davvero necessarie nella vita e tende ad affannarsi e a preoccuparsi per piccolezze. Non ricorda che Gesu' ha detto che Dio da' da mangiare agli uccellini e veste i fiori dei campi, e che la Parola dara' frutto in un campo senza spine, senza preoccupazioni. E cosi', tutta questa attivita' si trasforma in frenesia, e il suo desiderio generoso di essere ospitale si trasforma in nervosismo e mugugni, che infine si riversano sulla sorella. Il prete, oggi, ci faceva notare come Marta non scelga una via 'sottile' per chiedere alla sorella di aiutarla, ma vada da Gesu' e ad alta voce richieda che la sorella venga 'sgridata' - come a volerla cogliere in fallo pubblicamente! Marta ha confuso l'ordine di importanza delle cose. Anche semplicemente pensando ad una cena tra amici: cosa importa se il cibo non arriva immediatamente, quando l'atmosfera e' rilassata e amichevole, e si sta passando tempo a parlare ed ascoltarsi? Non e' questo l'obiettivo vero della serata? Il cibo e' fonte di gioia e di ispirazione per favorire questa conoscenza, ma la sua preparazione non dovrebbe distrarre da questo scopo principale.
E ovviamente, la preoccupazione e l'affanno sono parte della nostra vita quotidiana, non solo nelle preparazioni di cene per amici. Questo brano ha cosi' tanti spunti da darci. Ricordiamo: l'azione e' principalmente ascolto, riconoscere Gesu' nell'altro. Il servizio dell'altro deve avere sempre questa ispirazione fondamentale.

E ora vorrei mostrare alcune bellissime rappresentazioni della scena di Marta e Maria che ho trovato online. Le riporto qui in ordine piu' o meno cronologico:

(da questo sito della Comunita' di Sant'Egidio) - Marta e Maria, Giovanni da Milano, Firenze, Chiesa di Santa Croce

(da questo sito, ancora della Comunita' di Sant'Egidio) - Jan Vermeer, Cristo in casa di Marta e Maria, Edimburgo, National Gallery of Scotland


(da questo bellissimo sito, intitolato 'Avviamento alla comprensione del bello') - Tintoretto: Cristo in casa di Marta e Maria. 1565. Olio su tela. Monaco, Alte Pinakothek.

(Mosaico realizzato dall'equipe dell'arte spirituale nel refettorio del Centro Aletti, 2002 - Andate a vedere sul sito i meravigliosi dettagli)

(Dipinto di Alessandra Cimatoribus, potete vedere altri sui bei quadri sul suo sito)

Trovo molto interessante confrontare le varie rappresentazioni, e vedere su quale personaggio l'autore vuole focalizzare la nostra attenzione.. quale siano le espressioni sui volti di Marta, Maria e Gesu', da cui si intuisce l'interpretazione di questo brano dei diversi autori. Trovo bellissimo, ad esempio, il quadro di Vermeer, in cui Gesu' fa quasi da ponte, con la posizione del suo corpo, tra le due sorelle.

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