Tuesday, June 24, 2008

Conoscere nel profondo

E' passato un sacco di tempo da quando ho scritto l'ultima volta su questo blog. Parecchie cose sono cambiate nella mia vita, e a lungo non ho letto la Bibbia. Vorrei ricominciare, almeno un po' ogni tanto.

La lettura di oggi che mi ha colpito di piu' e' stato il Salmo (Sal 138).

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie.

Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere.

Tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.


Il Salmista vuole dire a Dio che sente di essere conosciuto da lui fino in ogni minimo dettaglio, in profondo. Dio lo ha creato, prodigiosamente, e lo ha conosciuto prima ancora che lui stesso avesse coscienza di se'.
E' un sentimento che contrasta con l'esperienza comune che tutti abbiamo su questa terra: non conosciamo nemmeno noi stessi cosi' profondamente, figuriamoci un'altra persona. Chiunque crediamo di conoscere, in realta', ci sfugge. Mai dare nulla per scontato. Appunto, nemmeno noi stessi.. E' bello pensare che c'e' Qualcuno che invece davvero sa chi siamo, cosa desideriamo, con cosa e per cosa lottiamo.

Saturday, February 2, 2008

Segno di contraddizione e fonte di aiuto

Nelle letture di oggi ci sono molte persone che descrivono Gesu'. Una di esse e' Simeone, che parla di Gesu' ai suoi genitori:

"Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione
perché siano svelati i pensieri di molti cuori. " (Lc 22, 30..)


Gesu' non e' facile da 'comprendere': e' segno di contraddizione, venuto allo stesso tempo per la rovina e la risurrezione, come si nota dall'insieme delle sue parole e azioni. Ma il motivo profondo della sua venuta ci e' descritto da Paolo nella lettura precedente:

"Infatti proprio per essere stato messo alla prova ed avere sofferto personalmente,
è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova." (Eb 2, 18)


E' venuto per potere venire in aiuto personalmente a coloro che soffrono e sono in difficolta'. Per fare conoscere a Dio l'essere umano, nel suo intimo. Per permetterci di riconoscerci in lui, e di parlargli da pari.

Thursday, January 31, 2008

Parole di speranza

Parabole sul Regno di Dio (Mc 4, 26-34)

"Il regno di Dio è come un
uomo che getta il seme nella terra; dorma o vegli, di notte o di giorno,
il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.

Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per
terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra; ma appena
seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto
grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra"


Oggi queste parabole mi infondono speranza. Cio' che vediamo non e' tutto. Noi non sappiamo, ma il Regno di Dio cresce. Il seme e' stato gettato. Nel mondo.. in noi..
E diventera' grande, tale da essere visibile, e fonte di rifugio per altri.

(Image from visiblekingdom.com, by artist Anne Brink)

Saturday, January 5, 2008

Amare con i fatti / conoscere Gesu' personalmente

In queste settimane dopo Natale, la liturgia ci propone testi presi da Giovanni, sia nella prima lettura sia nel Vangelo. Io amo Giovanni, la sua spiritualita' profondissima. Tra le letture di oggi ci sono due brani che mi colpiscono particolarmente.

"Da questo abbiamo conosciuto l'amore: Egli ha dato la sua vita per noi;
quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in
necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'amore di Dio? "
(1 Gv 3, ~15)
Ovviamente questo mi colpisce perche' io ho molte piu' ricchezze di tanti, e spesso quando vedo qualcuno chiedere l'elemosina per strada davvero chiudo il mio cuore. Come dimora in me l'amore di Dio? Cerco di fare del mio meglio, donando soldi e tempo per aiutare i poveri o chi non e' ascoltato, ma non c'e' mai un 'abbastanza'.
In ogni caso, le ricchezze sono varie, non solo economiche, ma anche spirituali, o 'sociali': essere amati, avere amici, e' un lusso che non molte persone hanno. Chi si sente, potrebbe provare davvero ad ascoltare coloro che non sono ascoltati, dare un contatto a chi non ha nessuno.

L'altro brano che mi ha colpito e' l'incontro di Gesu' con Natanele (Gv 1, 43-51), che si stupisce che Gesu' lo abbia visto sotto un albero di fichi. Mi colpisce il fatto che Gesu' instauri immediatamente un rapporto personale con lui, facendogli capire la sua vicinanza. Come nel brano discusso ieri, la sequela di Gesu' si basa sulla pratica, non su parole.

Questa icona si intitola 'Gesu' e i poveri' ed e' parte di una stupenda mostra iconografica realizzata nella Casa Madre della Comunità Missionaria di Villaregia (Ro), che potete vedere su questo album online.

Friday, January 4, 2008

L'abitazione di Gesu'

«Rabbì (che significa maestro), dove abiti?» .
Disse loro: «Venite e vedrete»
Gv 1, 37

Mi piace come Gesu', invece che rispondere con parole, li porta con se': non e' una teoria, ma una pratica, una sequela attiva, che porta alla conoscenza di Gesu'. I discepoli vanno, e vedono dove Gesu' abita. Dopo di questo, tornano a casa loro, e annunciano di avere trovato il Messia. Che cosa hanno visto?

Dove abita Gesu'? Da altre letture del vangelo di Giovanni, sappiamo che Gesu' dimora in Dio, e che tutti coloro che operano la volonta' di Dio diventano a loro volta abitazione dello Spirito e di Dio. Dunque, Gesu' abita in Dio, ma anche in tutte le persone che cercano di compiere la sua volonta'. Quando ci rendiamo conto che stiamo vedendo Gesu' nelle persone che incontriamo e che Gesu' abita la nostra realta' e quella di Dio allo stesso tempo, siamo illuminati, e diventiamo apostoli. E dalle nostre parole, potremmo perfino portare i nostri fratelli da Gesu', cosicche' a loro volta loro siano investiti di un ruolo in prima persona nel Regno di Dio:
"Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)»." Gv 1, 41-42

Nati dal Padre

Carissimi, se sapete che Dio è giusto, sappiate anche che chiunque
opera la giustizia, è nato da lui.
(1 Gv. 2,29)

Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo
così come egli è.
(1 Gv. 3,2)

La mistica di Giovanni e' sempre stupefacente: siamo figli di Dio, nati da lui, e chiunque vive secondo i desideri di Dio lo e'. Ora pero' non ce ne rendiamo perfettamente conto. Ma la nostra speranza e' che a un certo punto conosceremo le cose davvero come sono, vedendo Dio. Queste certezze permettono di vivere con maggiore fiducia e senso di importanza e meraviglia.

Wednesday, January 2, 2008

Maria e i pastori

E' passato il Natale, e ieri era il giorno dedicato a Maria!

I pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e
Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto,
riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai
pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo
cuore.
(Lc 2, 16-18)

Ecco il mio piccolo presepio, che mi piace perche' simboleggia la semplicita' dell'evento e allo stesso tempo il suo mistero.