In queste settimane dopo Natale, la liturgia ci propone testi presi da Giovanni, sia nella prima lettura sia nel Vangelo. Io amo Giovanni, la sua spiritualita' profondissima. Tra le letture di oggi ci sono due brani che mi colpiscono particolarmente.
"Da questo abbiamo conosciuto l'amore: Egli ha dato la sua vita per noi;
quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.
Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in
necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'amore di Dio? " (1 Gv 3, ~15)
Ovviamente questo mi colpisce perche' io ho molte piu' ricchezze di tanti, e spesso quando vedo qualcuno chiedere l'elemosina per strada davvero chiudo il mio cuore. Come dimora in me l'amore di Dio? Cerco di fare del mio meglio, donando soldi e tempo per aiutare i poveri o chi non e' ascoltato, ma non c'e' mai un 'abbastanza'.
In ogni caso, le ricchezze sono varie, non solo economiche, ma anche spirituali, o 'sociali': essere amati, avere amici, e' un lusso che non molte persone hanno. Chi si sente, potrebbe provare davvero ad ascoltare coloro che non sono ascoltati, dare un contatto a chi non ha nessuno.
L'altro brano che mi ha colpito e' l'incontro di Gesu' con Natanele (Gv 1, 43-51), che si stupisce che Gesu' lo abbia visto sotto un albero di fichi. Mi colpisce il fatto che Gesu' instauri immediatamente un rapporto personale con lui, facendogli capire la sua vicinanza. Come nel brano discusso ieri, la sequela di Gesu' si basa sulla pratica, non su parole.
Questa icona si intitola 'Gesu' e i poveri' ed e' parte di una stupenda mostra iconografica realizzata nella Casa Madre della Comunità Missionaria di Villaregia (Ro), che potete vedere su questo album online.
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