Monday, November 5, 2007

Invitare chi non puo' ricambiare

Al contrario, quando dài un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi,
ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti"
Lc 14, 12-14

Siamo ancora al banchetto. Gesu' ne approfitta ora per istruire, in particolare, colui che ha invitato gli ospiti. Poco prima aveva dato un insegnamento per gli ospiti, e ora parla al padrone di casa. Questo insegnamento e' decisamente piu' strano del precedente. In questo caso, Gesu' spinge colui che ha preparato la festa a non invitare le persone care, vicine, o ricche, ma piuttosto, i poveri, gli storpi, coloro che nessuno invita mai. Il motivo non e' solo quello piu' ovvio, cioe' compiere un'azione di fratellanza verso gli ultimi, i 'rifiuti' della societa'. E' anche parte di un cammino spirituale in cui ci si dovrebbe abituare a dare senza ricevere nulla in cambio. C'e' piu' gioia nel dare che nel ricevere, e il contraccambio materiale non controbilancia mai quello spirituale che in un qualche modo si ottiene sempre.

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