Tuesday, April 3, 2007

La rivelazione dell'ultima cena (Gv. 13)

Il vangelo di oggi ci porta a riflettere di nuovo sull'ultima cena. Questa volta Giovanni ci fa vedere un maggiore dialogo tra Gesu' e i discepoli, e in particolare, c'e' una scena di vicinanza fisica e spirituale che e' del tutto assente in Luca. Sembra che Giovanni voglia sottolineare come almeno alcuni dei discepoli capiscano l'angoscia di Gesu': "reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?» " (Gv 13, 25). Questo gesto e' dipinto meravigliosamente da Giotto:
(clicca qui per il sito originale)
C'e' un altro aspetto che Giovanni sembra sottolineare, e cioe' come Giuda, il traditore, prenda la decisione di tradire immediatamente dopo il gesto amichevole di Gesu' che gli da' un boccone di pane, e dopo le sue enigmatiche parole ("Quello che devi fare fallo al più presto", "Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte"). Giuda sembra preso da una forza al di fuori di se'. Cosi' come Pietro, quando rinneghera' Gesu', sembra quasi non rendersi conto di cio' che sta facendo (e non e' cio' che Gesu' chiede sulla croce: "Padre, perdonali, perche' non sanno quello che fanno"?). Una grande differenza tra Pietro e Giuda e' che Pietro si pente, e piange lacrime amare, mentre Giuda non si pente.. quando ci prova, non si rivolge a Dio, ma ai sacerdoti, che rifiutano di riprendersi il denaro datogli. Rifiutato dagli uomini, l'unica soluzione che vede Giuda e' il suicidio. Che triste storia. Stara' pensando anche a questo, Gesu', quando si 'commuove profondamente' nell'annunciare il tradimento?

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