Mc 10, 32-45
«Voi sapete che coloro che
sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano
su di esse il potere. Fra voi però non è così; ma chi vuol essere
grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi
sarà il servo di tutti. Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per
essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per
molti»
Dopo la criptica fine dei versetti precedenti, Marco approfitta della domanda alquanto strana di due discepoli (stare alla destra e sinistra di Gesu' in Paradiso???) per dare l'occasione a Gesu' di spiegarsi meglio. Gesu' insiste ancora sull'impportanza di essere ultimi in quanto servitori. Addirittura, 'i servi di tutti'.. come diceva Elena, a volte gli ultimi li abbiamo proprio vicini: quanti non arrivano davvero ad una forma di saggezza servendo genitori, figli, sposi disabili o anziani? Siamo chiamati ad essere servi di tutti. L'azione avviene sempre nella nostra realta' quotidiana.
Wednesday, May 30, 2007
Tuesday, May 29, 2007
Lasciare tutto
Mc 10, 28-31
In quel tempo, Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e
ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia
lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia
e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto
in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a
persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno ultimi e
gli ultimi i primi».
Questo brano mi suona particolarmente vicino, dato che ho davvero lasciato alle spalle molte cose, per seguire una strada nuova, che spero in qualche modo coinvolga anche il seguito di Gesu' e della sua parola. Mi rendo conto che e' vero che piu' uno segue i comanadamenti, dando se stesso agli altri il piu' possibile, piu' 'fratelli, sorelle, madri e campi' nuovi trova. Quante persone mi sono state di conforto quasi come fratelli o genitori, al di la' del mondo. E spesso, forti legami si sono formati in chiesa, senza nemmeno conoscersi molto a fondo. Quanto a persecuzioni - per ora, davvero, non ne ho mai provate. Solitudine e tristezza al vedere persone molto distanti, magari ridicolizzazioni.
Gesu' tramite Marco conclude questo discorso in modo cosi' drastico, per farci pensare a chi dobbiamo porre in primo luogo, nei nostri incontri.
A proposito dell'abbandono, lasciare in modo definitivo non e' facile. Quanto tempo passo, dedicandomi ai miei 'campi', e ai miei amici o familiari, e quanto davvero alla condivisione di me stessa con gli ultimi? Cerchero' di vivere l'abbandono in ogni momento, in piccolo, visto che le cose grandi e drastiche non funzionano mai. :)
In quel tempo, Pietro disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e
ti abbiamo seguito».
Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia
lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia
e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto
in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a
persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. E molti dei primi saranno ultimi e
gli ultimi i primi».
Questo brano mi suona particolarmente vicino, dato che ho davvero lasciato alle spalle molte cose, per seguire una strada nuova, che spero in qualche modo coinvolga anche il seguito di Gesu' e della sua parola. Mi rendo conto che e' vero che piu' uno segue i comanadamenti, dando se stesso agli altri il piu' possibile, piu' 'fratelli, sorelle, madri e campi' nuovi trova. Quante persone mi sono state di conforto quasi come fratelli o genitori, al di la' del mondo. E spesso, forti legami si sono formati in chiesa, senza nemmeno conoscersi molto a fondo. Quanto a persecuzioni - per ora, davvero, non ne ho mai provate. Solitudine e tristezza al vedere persone molto distanti, magari ridicolizzazioni.
Gesu' tramite Marco conclude questo discorso in modo cosi' drastico, per farci pensare a chi dobbiamo porre in primo luogo, nei nostri incontri.
A proposito dell'abbandono, lasciare in modo definitivo non e' facile. Quanto tempo passo, dedicandomi ai miei 'campi', e ai miei amici o familiari, e quanto davvero alla condivisione di me stessa con gli ultimi? Cerchero' di vivere l'abbandono in ogni momento, in piccolo, visto che le cose grandi e drastiche non funzionano mai. :)
Sunday, May 27, 2007
Pentecoste
Oggi e' Pentecoste! Il prete che prediligo diceva che e' davvero una delle feste maggiori della Chiesa. Avere letto almeno qualcuna delle letture della scorsa settimana mi ha aiutata ad entrare nell'atmosfera.
E' la festa della venuta dello Spirito! Tutto e' rosso, come il sangue, e come la passione. Tutto e' in fiore.
Lo Spirito arriva sui discepoli con manifestazioni molto diverse:
Atti degli Apostoli
Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come
di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si
trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si
posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e
cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il
potere d'esprimersi.
Giovanni 20
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
Lo Spirito e' un vento. Soffia potente, divampa in lingue di fuoco. Oppure e' un respiro. Permette alle persone di comunicare davvero (parlano nella lingua degli altri), da' sapienza e discernimento.
E' la presenza di Dio in noi, che ci unifica a lui e tra noi stessi.
Ho trovato su YouTube una bella versione di Victimae Paschali (incredibile cosa non si trovi su questo strano sito..). Mi piace molto, ed e' la 'sequenza' tipica della Pentecoste.
E per finire, 'Veni Sancte Spiritu' nella versione di Taize' (sempre da Youtube)
Sapete cos'e' Taize'? E' un monastero in Francia, vicino a Parigi, dove convivono monaci ortodossi, cattolici e protestanti. Il fondatore e' Frere Roger. Sono aperti all'ospitalita' di giovani da tutto il mondo, che vanno d'estate, vivendo in campeggio, e partecipando alla vita comunitaria con preghiere, servizio, e meditazioni bibliche. Io sono andata molti anni fa, ed e' stata un'esperienza bellissima. La loro spiritualita' si basa su preghiere cantate, con versi molto semplici, che si ripetono molte volte, per farle penetrare in chi ascolta e chi canta. Ogni tanto cerco di ascoltare queste preghiere, sono sempre molto commuoventi e forti.
E' la festa della venuta dello Spirito! Tutto e' rosso, come il sangue, e come la passione. Tutto e' in fiore.
Lo Spirito arriva sui discepoli con manifestazioni molto diverse:
Atti degli Apostoli
Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come
di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si
trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si
posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e
cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il
potere d'esprimersi.
Giovanni 20
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
Lo Spirito e' un vento. Soffia potente, divampa in lingue di fuoco. Oppure e' un respiro. Permette alle persone di comunicare davvero (parlano nella lingua degli altri), da' sapienza e discernimento.
E' la presenza di Dio in noi, che ci unifica a lui e tra noi stessi.
Ho trovato su YouTube una bella versione di Victimae Paschali (incredibile cosa non si trovi su questo strano sito..). Mi piace molto, ed e' la 'sequenza' tipica della Pentecoste.
E per finire, 'Veni Sancte Spiritu' nella versione di Taize' (sempre da Youtube)
Sapete cos'e' Taize'? E' un monastero in Francia, vicino a Parigi, dove convivono monaci ortodossi, cattolici e protestanti. Il fondatore e' Frere Roger. Sono aperti all'ospitalita' di giovani da tutto il mondo, che vanno d'estate, vivendo in campeggio, e partecipando alla vita comunitaria con preghiere, servizio, e meditazioni bibliche. Io sono andata molti anni fa, ed e' stata un'esperienza bellissima. La loro spiritualita' si basa su preghiere cantate, con versi molto semplici, che si ripetono molte volte, per farle penetrare in chi ascolta e chi canta. Ogni tanto cerco di ascoltare queste preghiere, sono sempre molto commuoventi e forti.
Thursday, May 24, 2007
La preghiera si estende - mistica dell'unita' nello Spirito
Subito dopo avere pregato per i discepoli, Gesu' aggiunge (Gv. 17,20-26):
Non prego solo per questi, ma anche per coloro che per la loro parola crederanno in me.
Perche' tutti siano una cosa sola.
Questo tema e' molto importante per Gesu' in questo momento culmine della sua vita: che tutti davvero siano una cosa sola:
Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anche loro una cosa sola..
Cioe', i discepoli e tutti i credenti sono in relazione tra loro come il Padre e il Figlio!
Gesu' spiega come cio' e ' possibile:
Io in loro e tu in me, perche' siano perfetti nell'unita'.
Cioe': Gesu' manda in noi il suo Spirito, e questa e' la sua presenza in noi.. quindi, se lui e' in ognuno di noi, ognuno di noi sara' una cosa sola con gli altri.. questa e' la speranza, certezza, di Gesu'.
La presenza di Gesu' e' strettamente legata all'amore del Padre:
tu li hai amati come hai amato me... l'amore con il quale mi hai mandato sia in essi, e io in loro.
Lo spirito, l'amore di Dio per Gesu' e per noi, entra in noi.
Gesu' prega anche che noi possiamo contemplare la sua gloria. Vuole continuare ad essere con noi sempre, anche dopo la nostra morte.
Questa pagina di Giovanni e' davvero mistica. Ho iniziato a leggere un'introduzione alla Bhagavad Gita, e anche in questo testo uno dei temi fondamentali e' quello dell'unita' di tutto, che solo chi e' illuminato spiritualmente puo' cogliere.
Gesu' ci dice come fatto che noi siamo una cosa sola, ricevendo lo Spirito. Per noi pero' e' difficile accorgercene, probabilmente, come dice il testo hindu. Potremmo provare a sentirla cercando di sentire lo Spirito e l'amore di Dio in noi. Allora, il nostro sguardo verso il mondo cambierebbe, e probabilmente, le distinzioni tra noi e gli altri cesserebbero di esistere.
(Image from Franciscan Missionaries of Mary in the USA)
Non prego solo per questi, ma anche per coloro che per la loro parola crederanno in me.
Perche' tutti siano una cosa sola.
Questo tema e' molto importante per Gesu' in questo momento culmine della sua vita: che tutti davvero siano una cosa sola:
Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anche loro una cosa sola..
Cioe', i discepoli e tutti i credenti sono in relazione tra loro come il Padre e il Figlio!
Gesu' spiega come cio' e ' possibile:
Io in loro e tu in me, perche' siano perfetti nell'unita'.
Cioe': Gesu' manda in noi il suo Spirito, e questa e' la sua presenza in noi.. quindi, se lui e' in ognuno di noi, ognuno di noi sara' una cosa sola con gli altri.. questa e' la speranza, certezza, di Gesu'.
La presenza di Gesu' e' strettamente legata all'amore del Padre:
tu li hai amati come hai amato me... l'amore con il quale mi hai mandato sia in essi, e io in loro.
Lo spirito, l'amore di Dio per Gesu' e per noi, entra in noi.
Gesu' prega anche che noi possiamo contemplare la sua gloria. Vuole continuare ad essere con noi sempre, anche dopo la nostra morte.
Questa pagina di Giovanni e' davvero mistica. Ho iniziato a leggere un'introduzione alla Bhagavad Gita, e anche in questo testo uno dei temi fondamentali e' quello dell'unita' di tutto, che solo chi e' illuminato spiritualmente puo' cogliere.
Gesu' ci dice come fatto che noi siamo una cosa sola, ricevendo lo Spirito. Per noi pero' e' difficile accorgercene, probabilmente, come dice il testo hindu. Potremmo provare a sentirla cercando di sentire lo Spirito e l'amore di Dio in noi. Allora, il nostro sguardo verso il mondo cambierebbe, e probabilmente, le distinzioni tra noi e gli altri cesserebbero di esistere.
(Image from Franciscan Missionaries of Mary in the USA)
Tuesday, May 22, 2007
Preghiera speciale
Giovanni 17, 1-11
Gesu' prega in modo speciale per i suoi discepoli, poco prima di morire.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te.
Con queste parole, Gesu' ci da' la sua eredita': io lascio il mondo, ma voi ci restate, e io sono glorificato in voi, tramite cio' che fate, e tramite cio' che avete compreso:
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo
Non e' incredibile, questa definizione di vita eterna? Vita eterna e' conoscenza, Comprensione dei misteri del mondo e dell'uomo, attraverso Dio. Questo Gesu' spera di averci trasmesso.
Gesu' prega in modo speciale per i suoi discepoli, poco prima di morire.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te.
Con queste parole, Gesu' ci da' la sua eredita': io lascio il mondo, ma voi ci restate, e io sono glorificato in voi, tramite cio' che fate, e tramite cio' che avete compreso:
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo
Non e' incredibile, questa definizione di vita eterna? Vita eterna e' conoscenza, Comprensione dei misteri del mondo e dell'uomo, attraverso Dio. Questo Gesu' spera di averci trasmesso.
Monday, May 21, 2007
Io ho vinto il mondo
Giovanni 16, 32-33
Vi ho detto queste cose perche' abbiate pace in me. Voi avete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, perche' io ho vinto il mondo!
Torna il tema della pace, in questo caso chiaramente legata alla tribolazione. Gesu' sa che i discepoli avranno problemi nella vita 'nel mondo', ma lui, ci dice, lo ha vinto! Perche' ha vinto la morte? Forse, perche' ha potuto darci lo Spirito, che rimane con noi _nel_ mondo.
Riporto qui un passaggio che e' di commento da parte del sito 'silvestrini.org' , che mi manda le letture quotidianamente:
" "Abbiate fiducia: io ho vinto il mondo". Iniziamo da oggi una settimana che dovrebbe essere per ogni cristiano, per tutti noi, di intensa preparazione alla discesa dello Spirito Santo e ciò nella ferma convinzione che domenica prossima non celebreremo un semplice ricordo di un evento passato e straordinario, ma il ripetersi di una nuova pentecoste, che, se ci troverà pronti ed accoglienti, ci consentirà di ricevere ancora in pienezza quel dono. Sulla scia della promessa del Consolatore, Gesù interviene ancora una volta a rincuorare i suoi discepoli e tutti noi ripetendoci: "Abbiate fiducia: io ho vinto il mondo". Quante volte il dilagare e la spettacolarizzazione del male ci vorrebbero convincere di essere sopraffatti e perdenti! Quante volte il male che si annida nei nostri cuori, vorrebbe fare della nostra vita una tomba! "
E' vero, e' spesso difficile trovare un senso, una luce in cio' che succede intorno (persino dentro) a noi. Eppure Gesu' insiste con la sua folle promessa. Sentendo il suo Spirito in noi forse possiamo tentare di accendere un lumino di senso nel mondo che ci circonda.
Vi ho detto queste cose perche' abbiate pace in me. Voi avete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia, perche' io ho vinto il mondo!
Torna il tema della pace, in questo caso chiaramente legata alla tribolazione. Gesu' sa che i discepoli avranno problemi nella vita 'nel mondo', ma lui, ci dice, lo ha vinto! Perche' ha vinto la morte? Forse, perche' ha potuto darci lo Spirito, che rimane con noi _nel_ mondo.
Riporto qui un passaggio che e' di commento da parte del sito 'silvestrini.org' , che mi manda le letture quotidianamente:
" "Abbiate fiducia: io ho vinto il mondo". Iniziamo da oggi una settimana che dovrebbe essere per ogni cristiano, per tutti noi, di intensa preparazione alla discesa dello Spirito Santo e ciò nella ferma convinzione che domenica prossima non celebreremo un semplice ricordo di un evento passato e straordinario, ma il ripetersi di una nuova pentecoste, che, se ci troverà pronti ed accoglienti, ci consentirà di ricevere ancora in pienezza quel dono. Sulla scia della promessa del Consolatore, Gesù interviene ancora una volta a rincuorare i suoi discepoli e tutti noi ripetendoci: "Abbiate fiducia: io ho vinto il mondo". Quante volte il dilagare e la spettacolarizzazione del male ci vorrebbero convincere di essere sopraffatti e perdenti! Quante volte il male che si annida nei nostri cuori, vorrebbe fare della nostra vita una tomba! "
E' vero, e' spesso difficile trovare un senso, una luce in cio' che succede intorno (persino dentro) a noi. Eppure Gesu' insiste con la sua folle promessa. Sentendo il suo Spirito in noi forse possiamo tentare di accendere un lumino di senso nel mondo che ci circonda.
Tuesday, May 8, 2007
Dare la pace (Lc 14,27-31)
Il Vangelo di oggi non e' piu' preso da Giovanni. Ma anche Luca, in questo passaggio, e' enigmatico.
'Vi lascio la pace, vi do' la mia pace. Non come la da' il mondo, io la do' a voi'.
Cosa significa esattamente, 'dare la pace'? Come da' la pace, il mondo?
La pace non e' un oggetto che si puo' fisicamente dare a qualcuno. Ci sono strumenti che si possono dare, per produrre pace. Gesu' si sta riferendo al fatto che 'il mondo' da' una pace finta, nel senso che procura strumenti che ti fanno sentire in pace senza veramente esserlo? Per esempio, strumenti che ottundono le nostre facolta' di critica e ci fanno pensare che tutto vada bene.. purche' seguiamo certi standard, o compriamo determinati oggetti?
La pace di Gesu' e' come sappiamo una pace pericolosa: la maggior parte dei suoi discepoli e' morta malamente, per mano di qualcuno che non poteva sopportare il messaggio portato. D'altro canto, e' proprio cio' che succede a Gesu'. Pero', allo stesso tempo, e' 'pace'. Porta al non avere timore, al sentire di essere dimora di Dio.
Non solo e' un'altra pace, ma e' anche donata in 'modo' diverso ('non _come_ la da' il mondo, io la do' a voi): viene donata attraverso una comunione completa, raggiunta a spese della vita di Gesu' su questa terra. La pace del mondo, per quanto tenti di essere vera pace (quella che richiediamo nelle manifestazioni contro le guerre, per esempio) e' sempre effimera, purtroppo.
'Vi lascio la pace, vi do' la mia pace. Non come la da' il mondo, io la do' a voi'.
Cosa significa esattamente, 'dare la pace'? Come da' la pace, il mondo?
La pace non e' un oggetto che si puo' fisicamente dare a qualcuno. Ci sono strumenti che si possono dare, per produrre pace. Gesu' si sta riferendo al fatto che 'il mondo' da' una pace finta, nel senso che procura strumenti che ti fanno sentire in pace senza veramente esserlo? Per esempio, strumenti che ottundono le nostre facolta' di critica e ci fanno pensare che tutto vada bene.. purche' seguiamo certi standard, o compriamo determinati oggetti?
La pace di Gesu' e' come sappiamo una pace pericolosa: la maggior parte dei suoi discepoli e' morta malamente, per mano di qualcuno che non poteva sopportare il messaggio portato. D'altro canto, e' proprio cio' che succede a Gesu'. Pero', allo stesso tempo, e' 'pace'. Porta al non avere timore, al sentire di essere dimora di Dio.
Non solo e' un'altra pace, ma e' anche donata in 'modo' diverso ('non _come_ la da' il mondo, io la do' a voi): viene donata attraverso una comunione completa, raggiunta a spese della vita di Gesu' su questa terra. La pace del mondo, per quanto tenti di essere vera pace (quella che richiediamo nelle manifestazioni contro le guerre, per esempio) e' sempre effimera, purtroppo.
Monday, May 7, 2007
Dimora di Dio
(San Miniato al monte, Firenze)
Signore, dove abiti? E' una delle frasi iniziali del vangelo di Giovanni, se non ricordo male, detta da una dei discepoli. Gesu' ci da' la risposta molti capitoli dopo (Gv 14, 23):
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre
mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Noi possiamo diventare la dimora di Dio! Non solo si manifesta a noi, ma _in_ noi! Per ottenere cio', bisogna amare Gesu'. Se uno ama Gesu', osserva i suoi comandamenti, e lui e il Padre possono trovare un cuore pieno di pace e di forza in cui dimorare.. e poco dopo, Gesu' spiega come lo Spirito ricordera' e insegnera' cio' che Gesu' ha detto, quando lui non sara' piu' sulla terra. Affinche' ci sia piu' facile diventare Dimore per sempre..
Signore, dove abiti? E' una delle frasi iniziali del vangelo di Giovanni, se non ricordo male, detta da una dei discepoli. Gesu' ci da' la risposta molti capitoli dopo (Gv 14, 23):
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre
mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
Noi possiamo diventare la dimora di Dio! Non solo si manifesta a noi, ma _in_ noi! Per ottenere cio', bisogna amare Gesu'. Se uno ama Gesu', osserva i suoi comandamenti, e lui e il Padre possono trovare un cuore pieno di pace e di forza in cui dimorare.. e poco dopo, Gesu' spiega come lo Spirito ricordera' e insegnera' cio' che Gesu' ha detto, quando lui non sara' piu' sulla terra. Affinche' ci sia piu' facile diventare Dimore per sempre..
Thursday, May 3, 2007
Presenza del Padre
"Io sono nel Padre, e il Padre e' in me. Il Padre che e' in me compie le sue opere. Anche chi crede in me, compira' le opere che io copio, e ne fara' di piu' grandi" Giovanni 14.
Immensa missione a cui siamo chiamati. Immensa promessa di Gesu' (chiedete nel mio nome, e vi verra' accordato).
E al contempo, oggi leggiamo il salmo 18:
"I cieli narrano la gloria di Dio,
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce
e ai confini del mondo la loro parola."
Le opere di Dio sono evidenti a chi le puo' vedere e ascoltare, e puo' essere difficile cosi' come per i discepoli riconoscere il Padre dalle sue opere in Gesu'. Tutto ci parla di lui. E noi stessi siamo invitati a diventare parte di questo spettacolo, attivamente, accettando il Padre in noi.
(Redwood trees in Muir woods)
Immensa missione a cui siamo chiamati. Immensa promessa di Gesu' (chiedete nel mio nome, e vi verra' accordato).
E al contempo, oggi leggiamo il salmo 18:
"I cieli narrano la gloria di Dio,
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio
e la notte alla notte ne trasmette notizia.
Non è linguaggio e non sono parole
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce
e ai confini del mondo la loro parola."
Le opere di Dio sono evidenti a chi le puo' vedere e ascoltare, e puo' essere difficile cosi' come per i discepoli riconoscere il Padre dalle sue opere in Gesu'. Tutto ci parla di lui. E noi stessi siamo invitati a diventare parte di questo spettacolo, attivamente, accettando il Padre in noi.
(Redwood trees in Muir woods)
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