Mc 11, 11-26
Nel brano di Vangelo di oggi ci sono molti spunti diversi. Una delle parti che colpisce chiunque legga questa parte e' la storia del fico, carico di foglie e non di frutti, che Gesu' vede in un momento in cui ha fame. Non trovando frutti, Gesu' lo maledisce, e in effetti poco tempo dopo i discepoli notano che il fico e' seccato. Eppure, aveva specificato Marco, non era la stagione dei fichi.
Ho trovato un commento molto interessante a questo episodio. L'idea di base e' che questo episodio e' una metafora, un po' come una parabola di quelle che Gesu' racconta, solo che fatta attraverso azioni e non parole, in questo caso. Il fico e' il simbolo di Gerusalemme, incapace di dare primizie e anticipare il raccolto: anche questo, simbolico, quindi. Lungi dall'anticipare il raccolto, i falsi maestri hanno fatto uccidere i profeti mandati prima di Gesu'. Un aspetto interessante del commento e' il risvolto finale della parabola-azione: Gesu' maledice il fico, in realta' innocente, e questo diventa legno secco. E cosi', il fico si puo' reidentificare ora con Gesu', appeso ad un legno secco, la croce, pur innocente.
Non so se questo commento risuona davvero fino in fondo in me, ma sicuramente ha un suo fascino. E' almeno un tentativo di capire, al contrario di quanto ho visto su altri siti..
Sicuramente, e' anche un simbolo della potenza della preghiera, che Gesu' sottolinea poi successivamente: "Tutto cio' che chiederete, abbiate fede di averlo ottenuto, e vi sara' dato." Interessante come subito dopo Gesu' incita al perdono:
"Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno,
perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri
peccati" - e poco prima, l'episodio del fico. Sembra plausibile che cio' che viene detto prima sia davvero simbolico, dato che nella 'realta'' della preghiera, ci viene chiesto di perdonare i nostri nemici, figuriamoci un povero fico non nella stagione dei frutti..
(Image from Wikipedia)
Saturday, June 2, 2007
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2 comments:
certo ci vuole un gran lavoro di interpretazione per capire il senso nascosto della storiella del fico seccato da gesu'...
meno male che il vangelo era diretto al popolo ...
chissa' se un povero contadino ignorante nel bel mezzo del medioevo riusciva a capire tutti questi simboli e metafore ...?
Forse era meglio fare a meno di tutte queste metafore...
ah beh dimenticavo... c'erano i preti a spiegarglielo!
venerdì 20 aprile 2007
Julia Sweeney su Gesù
Traduco un brano del monologo "Letting go of God" (lasciarsi alle spalle Dio) della cabarettista americana Julia Sweeney. In questa parte del monologo Sweeney racconta come, durante una crisi di fede, prese in mano il Vangelo per leggerlo da cima a fondo.
Non vedevo l'ora di conoscere nuovamente Gesù, come se fosse la prima volta. Ma... oh mio dio. Prima di tutto, Gesù era molto più rabbioso di come mi aspettavo che fosse. Sapevo che si arrabbiava con tutti quei mercanti nel tempio, ma non avevo idea che fosse arrabbiato per la maggior parte del tempo, e così impaziente. Gesù dice che parla in parabole perché le persone non capiscono nient'altro; ma le parabole sono spesso fumose e senza senso... e Gesù scatta nervosamente quando persino i suoi discepoli non le capiscono. Dice "Se non capite questa parabola, allora come potete capire alcuna parabola! Siete del tutto incapaci di capire?" Io continuavo a pensare "E allora non parlare in parabole!" [Il pubblico ride] "Non sta funzionando! Perfino il tuo staff non ti capisce!" [il pubblico ride] "Perché non dici semplicemente cosa intendi dire?" [il pubblico ride]
Ok... Gesù non è così paziente, e credo che abbia scelto un modo molto inefficace di dare lezioni, ed è arrabbiato per la maggior parte del tempo... ma questo non lo rende cattivo! E' solo che... wow, mi aspettavo davvero un altro tipo di persona.
Alcune delle parabole non sono solo fumose, ma, per me, erano anche in un certo senso... offensive. Come in Luca: Gesù ci aiuta a capire la relazione di Dio con gli esseri umani dicendo che Dio tratta le persone come le persone trattano i loro schiavi: li picchia più di quanto picchia gli altri. Ok: lo so che siamo in un'epoca diversa, e cose del genere, ed ho cercato veramente di tenerlo a mente, in quanto la Bibbia fa riferimenti continui alla schiavitù, e non solo non dice che è sbagliata, ma dà delle regole su come devi trattare i tuoi schiavi, come gli schiavi dovrebbero comportarsi in modo obbediente verso i loro padroni... ma non so, pensavo che il figlio di Dio avrebbe detto che che la schiavitù è sbagliata. Ma no, Gesù non dice questo... anzi, usa la schiavitù come esempio di come Dio tratta le persone.
Fu molto difficile restare dalla parte di Gesù quando cominciò a dire cose davvero aggressive e piene di odio, come in Luca, capitolo 19: Gesù dice di essere come un re, e dice "chiunque non mi riconosce come tale, portatelo qui ed ammazzatelo davanti a me". O in Giovanni, capitolo 15, dove Gesù dice "Chiunque non crede in me è come un ramo secco, e sarà gettato nel fuoco e bruciato". In Matteo dice "Io non vengo a portare la pace, ma una spada". E in Luca dice "Se non hai una spada... venditi i vestiti e comprane una?" [il pubblico ride]
Poi Gesù comincia a comportarsi come un pazzo totale, come in Matteo capitolo 21, quando questo albero di fico non ha un fico per farlo mangiare a Gesù, e Gesù condanna a morte l'albero di fico! [Il pubblico ride.]. Proprio così: Gesù condanna a morte un albero di fico. Non è una parabola, tra parentesi. Solo Gesù incazzato nero che l'albero di fico non avesse un fico per lui! [il pubblico ride]. Non esattamente il principe della pace che ci ha insegnato a porgere l'altra guancia.
E poi c'è la famiglia. Devo dire che le cose di Gesù che ho trovato più indisponenti sono i suoi valori familiari, il che è sorprendente quando pensi che ci sono dei gruppi lì fuori che basano i loro valori familiari sulla Bibbia. Voglio dire, Gesù sembra non avere alcun legame stretto coi genitori; tratta la madre crudelmente, di continuo; a un matrimonio dice ad una donna ["what have I to do with you"]; e una volta, mentre parlava a una folla, c'era Maria che aspettava pazientemente al bordo per parlargli, e Gesù disse ai suoi discepoli "Mandatela via. Siete voi la mia famiglia ora". Matteo, Marco e Luca raccontano tutti questa stessa storia, ma Marco ci dice anche il motivo per cui Maria era lì per vedere Gesù: dice che Maria era venuta a trovare Gesù per cercare di farlo tornare in sé, perché la gente diceva che era impazzito. [Il pubblico ride]. Io continuavo a pensare "Sì! Andiamo ad aiutare Gesù, ne ha tanto bisogno!".
Comunque, Gesù scoraggia ogni contatto che i discepoli hanno con la loro famiglia. Come sappiamo, lui stesso non si sposa e non ha bambini, e dice esplicitamente ai suoi seguaci di non avere famiglie, e se le hanno dovrebbero semplicemente abbandonarle.
Ora, Gesù diceva questo soprattutto perché credeva che la fine del tempo fosse imminente. Gesù dice continuamente che le persone che sono vive quando lui era vivo non sarebbero morte naturalmente, ma avrebbero visto la fine del tempo. Dice questo in Matteo, Marco e Luca. Così, ok, Gesù ci dice di non avere famiglia perché crede che la fine del tempo sia imminente. Ma poi ci dice di non occuparci delle famiglie che abbiamo già. Come in Luca, capitolo 14: Gesù dice "Chiunque viene da me e non odia sua madre e suo padre, fratello e sorelle, moglie e figli, non può essere mio discepolo". Voglio dire: non è questo che fanno i culti? Ti fanno rifiutare la famiglia per plagiarti? [il pubblico ride] Così questi sono i valori familiari del nuovo testamento, che dovrebbe essere un grande miglioramento sui valori familiari del vecchio testamento? [..]
Pubblicato da Maurizio a 11:57 AM
In http://libertalandia.blogspot.com/2007/04/julia-sweeney-su-ges.html
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