Volevo leggere le letture di domani in anticipo, perche' nella chiesa in cui vado non riesco sempre a capire cio' che i lettori stanno dicendo.. e domani e' un giorno importante..
Queste letture mi rattristano sempre tanto, anche se ci sono alcuni momenti quasi gioiosi. Gesu' e' completamente incompreso. E' arrivato al punto di dare il suo corpo e il suo sangue. Cerca di spiegarlo ai discepoli in anticipo, ma loro non capiscono proprio nulla. Non credo sia in tutti i Vangeli, ma in Luca, che leggiamo quest'anno, c'e' uno stridente contrasto tra l'annuncio della morte di Gesu' e il conflitto che si instaura tra i discepoli su chi sia il piu' grande. Trovo assolutamente incredibile che non si siano nemmeno chiesti esattamente cosa stesse per succedere, perche' Gesu' improvvisamente abbia detto che quella sarebbe stata l'ultima volta che lui avrebbe potuto bere e mangiare con loro.. Quindi, e' solo persino con i piu' intimi, persino alla cena che ha voluto condividere con loro con tanta anticipazione (ce lo dice all'inizio: Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione (Lc 22, 14).
Non solo non e' capito in quel momento, ma nemmeno in seguito, quando si ferma a pregare. L'accenno di Luca al fatto che i discepoli fossero tristi e' un po' un sollievo, rispetto alla loro apparente obnubilazione. Tradito con un bacio, e' subito abbandonato da tutti. Anche da colui che era stato avvertito, Pietro. Ma Pietro e' anche il primo a 'ravvedersi', piangendo amaramente.
E ancora, che tristezza i due romani, assolutamente indifferenti alla vita di quest'uomo, seppure da entrambi riconosciuto innocente. E la folla, che urla 'crocifiggilo'. La folla e' sempre pericolosa, le persone non pensano quando sono in tante e qualcuno le istiga. Altri scherni, la tragedia e' sempre piu' buia.
Le uniche persone che piangono sono le donne, a cui pero' Gesu' si rivolge in modo molto duro. I loro figli lo stanno crocifiggendo.
Unico momento di luce: il brigante che chiede a Gesu' di essere nel suo regno. E' l'unico che si rivolge a Gesu' con sincerita', e infatti, e' l'unico a cui Gesu' risponde. Non e' incredibile che siamo risollevati solo dalle parole di un brigante? Abbiamo un po' piu' di fede nell'umanita' grazie a lui.
E di nuovo, dopo la morte, le prime parole di fede sono dette da un centurione. Solo dopo pare che la folla capisca. Infine, le donne, di nuovo, compaiono. E la loro pieta' questa volta si manifesta nel prendersi cura del corpo di quest'uomo che hanno amato quand'era vivo.
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