Oggi ci sono due letture interessanti lette in parallelo. La prima e' la descrizione della trasfigurazione di Mose' dopo avere parlato con il Signore: il suo viso diventa 'raggiante', in modo talmente evidente che gli Israeliti hanno paura di avvicinarglisi (Es 34, 29-35). La seconda e' composta da due metafore riguardanti il Regno di Dio: un tesoro nascosto in un campo e una perla preziosa, che riempiono di gioia coloro che li trovano, al punto da vendere tutti i propri averi per possederli. (Mt 13, 44-46)
La trasfigurazione di Mose' avviene dopo avere conversato con Dio, dopo essersi intrattenuto alla sua presenza, e si manifesta a tutti, nella sua vita quotidiana. Nella seconda lettura ci viene anche descritto un incontro con Dio, ma sembra essere piu' 'una tantum', che avviene e sconvolge la vita delle persone coinvolte.
E' possibile che trovare la perla e vendere tutti i nostri averi sia qualcosa che possiamo vivere quotidianamente? Una volta trovata la perla, per gioirne, dobbiamo costantemente vendere i nostri averi. Se la perla e' la presenza di Dio in noi e in terra, dobbiamo ogni giorno rinunciare a cio' che sarebbe 'nostro' per possederla. Il nostro orgoglio, i nostri bei piani, la nostra chiusura in noi stessi. A volte, anche i nostri cari. Ma e' qualcosa che se fatta, porta gioia , e che rende il nostro volto radioso.
Wednesday, August 1, 2007
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