Oggi e' il giorno dei Santi, e la Chiesa ci invita a meditare sulle Beatitudini. Perche' ognuno di noi e' chiamato ad essere santo, e le beatitudini ci indicano la strada.
Alcune delle beatitudini non sono una scelta - chi puo' scegliere di essere afflitto, o perseguitato? Cio' avviene solo come causa di eventi o di azioni.
Ma molte delle beatitudini sono 'attive'.
Sono beati i miti, i misericordiosi, gli operatori di pace, gli affamati di giustizia, i puri di cuore, i poveri in spirito. Sono beati coloro che non si innalzano ne' si credono superiori agli altri, ma, sentendo profondamente la loro uguaglianza e fratellanza con tutti, anelano ad un mondo giusto, dove regni la pace. Sentendo tale intima comunione con tutti, sono beati coloro che sanno perdonare e guardano con cuore puro cio' che succede e chi sta intorno a loro.
Beati sono coloro che vedranno Dio, possederanno il regno di Dio, riceveranno misericordia, saranno saziati e consolati. Beati in futuro, ma con sempre un piccolo sprazzo fin d'ora. Il Regno di Dio e' in mezzo a noi, ci ha detto Gesu'!
Thursday, November 1, 2007
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1 comment:
Essere poveri significa banalmente non essere ricchi. Cosa significa allora il suo contrario? Chi è ricco di spirito? Sul subito essere ricchi di spirito non sembra una cosa così negativa, ma Gesù lodando il suo contrario ci pone in una prospettiva nuova.
La fede non è passare da un meno ad un più, ma il suo contrario. L'uomo parte già come autosussistente e attraverso l'incontro con Dio deve perdere questa falsa illusione e così passare da un più ad un meno, dall'essere ricco di spirito all'essere povero di spirito.
Significa fare spazio a Dio, svuotando la propria vita di tutto ciò che abusivamente ne occupa il posto e ci ingolfa in una falsa felicità.
Per gli antichi il peccato è mancare il bersaglio, sbagliare la mira (traduzione letterare di hamartia = peccato): ogni volta che ci arricchiamo di uno spirito sbagliato manchiamo obiettivo e ci allontaniamo da Dio.
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